Il fascino del camino in casa non tramonta mai, che sia in pietra, incastonato nel marmo o un semplice sfondo vivo sul nostro televisore, quel fuocherello che danza e scoppietta è la ricetta perfetta per una serata in totale relax al riparo dalle fredde notti invernali.
Così come cambia nel tempo il mondo della moda allo stesso modo si evolve il design d’arredo interno. L’ultima frontiera in fatto di design interno, è l’istallazione nelle abitazioni dei camini in bioetanolo.

Come funziona un camino in Bioetanolo
Come funziona un camino a bioetanolo? Qual è il suo impatto sull’ambiente e, soprattutto, quanto costa istallarne uno in casa?
Ecco tutte le informazioni utili se pensate di montarne un camino in bioetanolo.
Il camino a bioetanolo si distingue rispetto a quelli a legna e a quelli a gas perché si basa su una fonte di alimentazione differente: il bioetanolo, che è un combustibile che si ottiene attraverso un processo di fermentazione vegetale ed è a base di alcol etilico denaturato. Un camino a bioetanolo ha diverse caratteristiche interessanti:
- Produce esclusivamente anidride carbonica e vapore acqueo: di conseguenza la sua installazione non prevede la canna fumaria;
Per il suo funzionamento necessita di uno o più serbatoi al cui interno si possono inserire pietre porose impregnate d’alcol etilico denaturato, che grazie alla combustione dei vapori che è generata riscaldano l’ambiente

Addio canna fumaria, il camino in Bioetanolo non ne ha bisogno
Uno dei problemi principali che si possono riscontrare nell’istallazione di un camino classico in casa è lo spazio. Bisogna tener conto infatti, dello spazio che serve per la canna fumaria, e non sempre lo si riesce a ricavare. Il camino a Bioetanolo non ha bisogno di canna fumaria e questo lo rende un prodotto più facile da inserire nel nostro arredamento interno.

Durata della Fiamma consumo e potere Calorifico
Il consumo di bioetanolo può variare a seconda del modello Per avere un’idea del funzionamento dei camini in bioetanolo è sufficiente sapere che con un litro di prodotto si può ottenere una fiamma che dura, in media, fra le 3 e le 5 ore. camini con bruciatori di modeste dimensioni consumano circa 0,2 litri/ora, mentre i modelli più potenti arrivano a consumare 1,2 litri/ora.
La durata può cambiare ha secondo del numero di serbatoi a disposizione nel camino, dalla capacità dei serbatoi La fiamma del bruciatore e di conseguenza il suo consumo sono regolabili attraverso la serranda del bruciatore, che può essere aperta totalmente o parzialmente a seconda dell’esigenza
La resa calorifica è molto elevata, con un litro di bio combustibile si può ottenere non meno di 3 kW/h.

Camino in bioetanolo pro e contro
Dopo aver visto il camino in bioetanolo come funziona, quanto consuma e quanto può scaldare, andiamo ad analizzare i pro e i contro di questa scelta. Tra i vantaggi possiamo elencare:
- Estetica: uno dei maggiori punti di forza è la possibilità di essere installato in qualsiasi zona della casa, assolvendo anche una funzione di design.
- Ingombro: il posizionamento non richiede grandi spazi e vi sono anche modelli molto piccoli con installazione minimale.
- Economia: non avendo bisogno di canna fumaria e altre opere murarie, non richiede grandi lavori in muratura. Anche le spese di manutenzione e funzionamento sono minime rispetto ai camini tradizionali e sul mercato si trovano modelli di ogni fascia di prezzo
- Combustibile sostenibile: il bioetanolo non emette fumi tossici.
- Pulizia: non creando cenere e fuliggine, il camino è sempre pulito. Inoltre, il bioetanolo non genera odori sgradevoli
Gli svantaggi che presentano un camino a bioetanolo rispetto a uno tradizionale:
Potenza calorifica: Il camino in bioetanolo riesce a scaldare molto meno, se confrontato con un camino tradizionale. Se quest’ultima genera fino a un massimo di 9 kW di potenza riscaldante, un camino può arrivare non oltre i 4-5 kW.