Secondo MutuiOnline.it, per chi sta pensando di acquistare casa facendo ricorso al mutuo la fase è ancora molto positiva. Le condizioni di mercato rimangono, infatti, molto favorevoli e aspettare potrebbe diventare costoso, perché è probabile un rialzo dei tassi nel 2022. Ad aumentare la convenienza oggi è evidente l’impatto avuto dal Decreto Sostegni Bis, entrato in vigore a giugno 2021, con la norma sui mutui per i giovani under 36. Lo stesso Decreto ha portato anche a una significativa crescita del Loan to Value, cioè il rapporto tra la somma concessa in prestito dalla banca e il valore dell’immobile. Secondo MutuiOnline.it, infatti, i mutui con LTV superiore all’80% sono passati dal 20,2% del Q3 2020 al 32,6% del Q3 2021.
“Nonostante il lieve aumento dei tassi rilevato negli ultimi mesi, il mercato dei mutui sta vivendo un periodo favorevole e per gli aspiranti mutuatari. E’ ancora possibile accendere finanziamenti a condizioni più vantaggiose rispetto al periodo pre-Covid, – aggiunge Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it. – É ancora presto per dire se il trend al rialzo continuerà o se si tratta di una variazione temporanea, ma il fattore da tenere in considerazione è sicuramente l’inflazione: se questa dovesse aumentare, come già successo negli Stati Uniti e in Cina, allora possiamo aspettarci un nuovo rincaro degli indici. Il consiglio, quindi, è di approfittare ora delle condizioni ancora positive, suggerimento valido ancor di più per i giovani under 36 che, grazie agli aiuti del Governo e delle banche, possono avere offerte mai viste prima”.
Mutui a basso tasso, quanto durerà secondo gli esperti?

“A inizio anno l’Ufficio Studi di 24MAX avevano già rilasciato analisi previsionali sui tassi che stanno trovando conferma nell’attuale scenario, Inoltre, alla luce della politica monetaria della BCE, che sta proseguendo la situazione di liquidità e di disponibilità nel concedere finanziamenti dedicati all’acquisto d’immobili. Riteniamo che i tassi in questo periodo ai minimi storici, come mai accaduto in Italia prima d’ora, rimarranno tali, quantomeno fino alla fine dell’anno, come da nostre previsioni. In sostanza ci aspettiamo un periodo di stabilità senza grandi cambiamenti per i mesi a venire. Oltre ai tassi estremamente favorevoli, si sta registrando anche fiducia nella ripresa economica. A questa si aggiunge che per il momento all’orizzonte non sembrano essere previste nuove chiusure. Ciò rende più facile l’accesso al credito anche per quelle categorie professionali che sono state penalizzate dalla pandemia e che hanno subito un momento d’incertezza economica”.
Da molto tempo i tassi d’interesse sui mutui italiani sono tra i più bassi di sempre. Nonostante la pandemia e le difficoltà economiche, infatti, le politiche monetarie europee hanno ampiamente contribuito a mantenere molto convenienti i tassi sui mutui. Il che, unito ai prezzi immobiliari che faticano a riprendere, rende molto conveniente approcciarsi a un acquisto oggi.
La situazione probabilmente durerà diverso tempo: le previsioni non evidenziano, infatti, un aumento considerevole dei tassi sui mutui se non dalla fine del 2022. Inoltre, le politiche bancarie non evidenziano la volontà di aumentare i costi di concessione sui mutui.
Requisiti per ottenere un mutuo in banca
Una delle ragioni è che le banche possono permettersi di mantenere tassi bassi poiché richiedono sufficienti garanzie prima di concedere un finanziamento, il che tende a minimizzare il rischio di non rientrare del mutuo concesso. I requisiti per poter accedere ad un mutuo, infatti, sono solitamente dati dal poter anticipare almeno il 20 per cento del valore della casa, dal poter dimostrare un reddito continuativo, dall’avere un garante alle spalle o dal poter accedere ad una garanzia statale che sopperisca ad eventuali mancanze, come nel caso del Fondo di Garanzia Prima Casa o dei mutui destinati ai giovani under 36.
Andamento dei tassi sui mutui

Un altro fattore caratteristico per il buon momento dei mutui, come dicevamo, è dato dai tassi. Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, l’indice di riferimento, in altre parole l’Euribor, è stabilmente fissato sui minimi storici. Il che unito ai bassi spread bancari di cui sopra rende conveniente, in questo momento, guardare con interesse i mutui a tasso variabile.
Attenzione però perché, come accennavamo più sopra, i tassi stanno iniziando a dare segnali di aumento, in particolare quelli che si riferiscono ai mutui a tasso fisso; il che potrebbe rendere più conveniente accaparrarsi questo tipo che mutuo ora, prima che i costi inizino a lievitare. L’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, infatti, in altre parole l’Eurirs, ha registrato diversi giorni di rialzi consecutivi, pur riportando il 13 ottobre cali tra lo 0.04 e lo 0.08 per tutte le durate. In particolare nella giornata di ieri i tassi segnavano un minimo di 0.27 per la durata a dieci anni e un massimo di 0.56 per la durata a 30 anni. (Fonte: Mutuo Facile)
Perché l’Irs sta salendo?
Perché l’Eurirs continua a salire? Secondo Stefano Tempera di Mutuo Facile, nelle ultime sessioni l’indice è aumentato in media di circa 40 punti base negli ultimi 3 mesi e di 20 punti nel solo ultimo mese. “La ragione, – spiega, – è che l’Eurirs è legato principalmente a due parametri: il Bund tedesco, considerato il titolo di Stato di maggiore affidabilità in Europa, e i dati sull’inflazione dell’Eurozona. In particolare, se andiamo a vedere le ultime stime sull’inflazione, capiamo meglio il legame. Il tasso d’inflazione nell’area Euro, a settembre, è salito al 3,4%, in aumento rispetto al 3% di agosto. Se l’inflazione continuerà a salire, è prevedibile aspettarsi un nuovo rialzo dell’Irs nei prossimi tempi”.